skip to main |
skip to sidebar
Immigrazione, così funziona nel resto del mondo
Washington.
Bambine figlie di immigrati messicani negli Usa partecipano a una
manifestazione in favore della riforma della legge sull'immigrazione (Credits: Drew Angerer/Getty Images)
Dalle porte aperte del Canada all'irraggiungibile Australia
che non lascia avvicinare i barconi alle sue coste, passando per la
Danimarca che paga gli immigrati per andarsene
Tutti i Paesi del mondo "combattono" (è proprio il caso di dirlo) con i flussi migratori
che a seconda dei momenti storici si intensificano. E' naturale che
gli Stati che più si trovano a fronteggiare il numero di migranti in
arrivo sono quelli con le economie più floride, dagli Usa al Canada,
passando per l'Australia e la Germania.
Ognuno ha trovato un approccio diverso, a seconda delle necessità
(vedasi richiesta da parte del mondo del lavoro) e, soprattutto, delle
possibilità. Si va dalle porte aperte del Canada al divieto di sbarco in Australia.
Vediamo Paese per Paese come viene affrontato il tema
dell'immigrazione e quello dell'asilo politico, che comunque - a
differenza delle leggi sull'immigrazione - è sancito dalla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati, siglata dalla maggior parte dei paesi occidentali il 28 luglio 1951.
Nessun commento:
Posta un commento